DIVENTARE AU PAIR...COME? #MYAUPAIREXPERIENCES

Oggi vorrei parlare delle mie esperienze come Au Pair, ovvero ragazza alla pari.
Che cos'è e come si diventa?

Prima di tutto è un interscambio all'estero, dove si alloggia presso una famiglia locale, in cambio di prendersi cura dei loro figli.
E' anche il modo più economico per imparare una nuova lingua, poter vedere nuovi posti e conoscere una cultura diversa.
Sì perché, non necessariamente si deve partire con un budget sostanzioso, bastano i soldi del biglietto aereo, poi si lavorerà presso la famiglia ospitante (host family) la quale darà un compenso settimanale, non aspettative chissà quali cifre, io ad esempio all'inizio prendevo 75 euro a settimana, ma avevo vitto e alloggio incluso e poi non è obbligatorio farlo per sempre, giusto?! ;)


La mia prima esperienza fu in Spagna.
Dato che sarebbe stata la prima volta che sarei partita senza nulla di organizzato e senza un'agenzia che provvedesse alla mia partenza, decisi di scegliere una meta europea.
Andai sul sito di aupairworld, che non è altro che un'agenzia online, 100% sicura e affidabile dove, subito dopo l'iscrizione si ha la possibilità di scegliere il paese d'interesse (o paesi) e contattare le famiglie che più vi convincono, mandando loro un messaggio.
Ovviamente anche quest'ultime possono contattarvi, se interessate.
Io non ci misi molto a scegliere e in meno di un mese ero già pronta, valige in mano e un biglietto aereo di sola andata per Palma di Mallorca.
Ci rimasi 6 mesi, da Febbraio ad Agosto.
Senza dubbio fu un'esperienza molto costruttiva, che mi aveva permesso di vivere come una locale: avevo imparato molto bene lo spagnolo, avevo fatto amicizia con ragazze del posto e altre au pairs provenienti da ogni parte d'Europa, avendo anche modo di praticare il mio inglese.
Inoltre essendoci un buon clima per la maggior parte dell'anno ero molto spesso in spiaggia.
L'isola vanta anche di un grande centro città, dotato di tutti i comfort, a Mallorca si trova di tutto.
Acqua cristallina del mare.

Con le mie nuove amiche.

Escursione al Nord dell'isola, Cap Formentor.

La spiaggia di Alcudìa.

Dopo essere tornata dalla magnifica isla, le mie intenzioni di certo non erano quelle di rimanere in Italia, anzi stavo puntano l'America, il mio sogno sin da ragazzina, ma i costi di un tour erano proibitivi, quindi quale miglior modo per andarci, se non come ragazza alla pari?! YES, OF COURSE I DID IT!!!
Qui il processo era ben diverso, vista la lontananza mi ero voluta appoggiare ad un'agenzia.
Scelsi Euroeduca che collaborava con AU PAIR IN AMERICA, ovviamente ne esistono tantissime altre, a me la consigliò una ragazza con la quale ero in contatto e non avrei potuto fare scelta migliore.
I requisiti fondamentali per applicare al programma sono:
  • avere trai i 18 e i 26 anni.
  • avere 200 ore di esperienza di assistenza per bambini non familiari.
  • avere guadagnato l'esperienza negli ultimi 3 anni.
  • avere una patente di guida valida e un record di guida pulito.
  • essere un laureato scolastico o equivalente.
  • avere un buon livello di abilità linguistiche inglesi.
  • non essere mai stati condannati per un reato penale.
  • non essere sposati con nessun coniuge o dipendenti.
  • voler passare un anno a vivere con una famiglia americana
Ovviamente c'erano mille fogli da compilare, scrivere lettere e girare video di presentazione, visite mediche da fare e il tutto solo per il colloquio iniziale!!! 🙈
Una volta preso appuntamento, andai a Milano per l'intervista conoscitiva e test psicoattitudinale, il tutto per una durata di un'ora e mezza, il colloquio più lungo della mia vita.
Da lì in poi, però iniziò il bello: finalmente dopo mesi di sbatti mi misero online sul sito ufficiale, dove le host families avrebbero potuto mettersi in contatto con me. Al contrario della prima volta io non potevo fare nulla, solo aspettare.....
I primi giorni ero in super mega panico, mi mettevo online sul sito e vedevo 0 messaggi...poi, all'improvviso diventarono 1, 2...fino a che, nel giro di poche settimane avevo più di 5 famiglie interessate e con le quali avrei fatto un colloquio via skype.
Alla fine, con mia grande gioia mi scelse una famiglia vicino a New York, sarei andata a vivere a 50 minuti dalla Big Apple!!!!!!! Ma che straficataaaa!!!!
Contattata l'agenzia, feci l'applicazione sul sito dell'ambasciata per ottenere il visto J-1, con il quale sarei potuta stare legalmente in terra americana per 13 mesi, lavorando e studiando.
Infine arrivò a casa il tanto desiderato biglietto di sola andata (a spese dell'agenzia): partenza il 14 Febbraio 2011!!! Manco a farlo apposta proprio il giorno di San Valentino, sarà anche per questo che New York mi ha rubato un pezzo di cuore. 💓
Il mio gruppo d'orientation. From everywhere!

Arrivata nel nuovo continente avrei dovuto fare 4 giorni orientativi a Stamford (Connecticut) dove si trova la sede principale dell'agenzia e dove a me e alle altre 40 ragazze, ci sarebbe stato spiegato per filo e per segno il programma, con tanto di corso di primo soccorso, prima di essere collocate nella futura casa.
Noi eravamo il gruppo più piccolo, nei periodi di alta stagione ne potevano arrivare anche 200 alla settimana.




On the top of the rock.


Senza dubbio si rivelò l'esperienza più bella della mia vita, tanto che decisi di optare per l'extension, ovvero un'estensione al programma. Si può decidere se rimanere con la stessa family o cambiare. Per ottenerla è necessario aver completato con successo 12 mesi con la famiglia ospitante e aver terminato i corsi di studio.
Io, ad esempio feci due corsi di storia e musica, entrambi molto brevi, ma finendo le ore riuscii così ad ottenerla e i miei 12 mesi si trasformarono in 20.


Spero di essere stata d'aiuto scrivendo questo post e auguro a tantissime altre persone di fare queste esperienze, che arricchiscono tantissimo e regalano momenti indimenticabili.
Io, tornassi indietro rifarei tutto di nuovo. 😊
















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